Eccoci di ritorno da queste lunghe vacanze pasquali, che abbiamo trascorso a casa, nella mia amata Liguria. Come immancabilmente mi succede, ogni qualvolta cambio “territorio,” mi addentro nelle sue tradizioni culinarie, che in questo caso conosco molto bene!
In questa “puntata” vi propongo la scoperta della Liguria con le trofie al farro fatte a mano. Con il mio tutorial fotografico sarà davvero semplice, vedrete… e una volta terminato il lavoro sarete felicissimi e orgogliosi del risultato come non mai.
Vi consiglio di condirle, ovviamente con il mio pesto vegetale fatto in casa…ma con una chicca in più: l’aggiunta di patate e fagiolini proprio come vuole la tradizione!
Le trofie o troffie o ancora troffiette sono un formato di pasta tipicamente genovese, ma che è ormai preparato in tutta la Liguria e conosciuto nell'Italia intera.
Le trofie, come scrive Sergio Rossi nel suo libro "Trofie – Dal Golfo Paradiso la storia di una pasta mediterranea": "sono quei piccoli girelli di pasta fresca con le due appendici affusolate, dalla forma avvicinabile alla spirale di un cavatappi, della misura ideale di 4 centimetri di lunghezza".
Condite con il pesto ligure, patate e fagiolini sono il magnifico simbolo della Liguria!
Setacciamo le farine in una ciotola o nella planetaria e inseriamo i liquidi, impastiamo fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo, facciamo dunque riposare 30 Minuti per dare il tempo alla maglia glutinica di rilassarsi.
Infariniamo il piano di lavoro e andiamo a tagliare il panetto cinque parti, dalle quali ricaveremo, facendoli scorrere con le mani, tanti "salamini" di impasto, come per fare gli gnocchi, ma più fini e sottili. (vedi foto)
Ora con un coltello andiamo a tagliare tanti piccoli segmenti, lunghi circa 1 centimetro.
Appoggiamo ora la parte mediale della nostra mano destra sull'estremità destra della futura trofia.
Facciamola scorrere verso il basso, spostandola gradatamente verso sinistra e premendo leggermente, fino ad averla fatta arricciare tutta.
Continuiamo così un pezzetto alla volta fino a terminare l'intero impasto, et voilà le nostre trofie al farro fatte a mano sono pronte per essere tuffate in acqua bollente salata e condite come da tradizione con pesto, patate e fagiolini!
Se ami la pasta fresca dai un'occhiata anche ai miei Ravioli ricotta e spinaci!
Se non abbiamo a disposizione la farina di farro queste trofie sono ottime anche fatte con semola di grano duro senatore cappelli, o con la farina che preferiamo, dobbiamo solo ricordare che ogni farina assorbe i liquidi in modo differente. Inseriamo perciò l'acqua piano piano e regoliamoci di conseguenza: potrebbe volercene poca di più o di meno e seconda di quale farina utilizziamo.
Possiamo congelare queste trofie in dei vassoi, poi buttarle direttamente congelate in acqua bollente per un pranzo/ cena di emergenza!
Ingredienti
Indicazioni
Setacciamo le farine in una ciotola o nella planetaria e inseriamo i liquidi, impastiamo fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo, facciamo dunque riposare 30 Minuti per dare il tempo alla maglia glutinica di rilassarsi.
Infariniamo il piano di lavoro e andiamo a tagliare il panetto cinque parti, dalle quali ricaveremo, facendoli scorrere con le mani, tanti "salamini" di impasto, come per fare gli gnocchi, ma più fini e sottili. (vedi foto)
Ora con un coltello andiamo a tagliare tanti piccoli segmenti, lunghi circa 1 centimetro.
Appoggiamo ora la parte mediale della nostra mano destra sull'estremità destra della futura trofia.
Facciamola scorrere verso il basso, spostandola gradatamente verso sinistra e premendo leggermente, fino ad averla fatta arricciare tutta.
Continuiamo così un pezzetto alla volta fino a terminare l'intero impasto, et voilà le nostre trofie al farro fatte a mano sono pronte per essere tuffate in acqua bollente salata e condite come da tradizione con pesto, patate e fagiolini!
Se ami la pasta fresca dai un'occhiata anche ai miei Ravioli ricotta e spinaci!
Se non abbiamo a disposizione la farina di farro queste trofie sono ottime anche fatte con semola di grano duro senatore cappelli, o con la farina che preferiamo, dobbiamo solo ricordare che ogni farina assorbe i liquidi in modo differente. Inseriamo perciò l'acqua piano piano e regoliamoci di conseguenza: potrebbe volercene poca di più o di meno e seconda di quale farina utilizziamo.
Possiamo congelare queste trofie in dei vassoi, poi buttarle direttamente congelate in acqua bollente per un pranzo/ cena di emergenza!
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